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“L’ODORE DEL MALE” DI DEBORA PARISI – RECENSIONE

written by Arianna Giancola Settembre 30, 2024
L'Odore del Male - Debora Parisi - Copertina

Bentrovati, amici del fantasy, per questo nuovo #lunedìdellerecensioni.

Su questa rubrica oggi torna a trovarci Debora Parisi con un racconto lungo intitolato L’odore del male, un horror, weird, splatter con un pizzico di mistery; insomma, una miscela esplosiva.

Il racconto, pubblicato da Bloody Coffin Press, fa parte della collana Parossismo, a cura di Ivo Gazzarrini al quale appartengono le storie di L’Araldo delle Ombre che aprono e chiudono il racconto (e ogni episodio della seconda stagione della collana).

Già approdata sulle nostre pagine con La fame nella foresta (trovate qui la nostra recensione), è una scrittrice prolifica.

Dal 2019 ha pubblicato i racconti Il Bosco e Il drago della foresta (Historica Edizioni, Antologie Racconti dal Piemonte, Fiabe e Favole), Il caso del basilisco, Fuga da Malaperla e Il gatto nero (NPS edizioni, Antologie Bestie d’Italia volume due e tre, Streghe d’Italia), La freccia d’oro (Fanucci, Antologia Astro Narrante: Sagittario) e Io sono Lilith (Mezzelane Casa Editrice, Antologia Guerriere).

Gestisce un blog chiamato El micio racconta, un canale youtube intitolato Antro del Drago, che tratta di diversi argomenti, tra cui recensioni di libri e folklore.

Collabora anche con la rivista Upside Down Magazine, ha collaborato anche con Sci-Fi Pop Culture, Spazio Penultima Frontiera e Porto Intergalattico.

Arianna è una ragazza come tante che però ha sempre avuto problemi con l’olfatto. Dopo i Covid, però, ha perso la capacità di sentire qualunque odore… o almeno così crede.

D’un tratto, infatti, si rende conto di percepire odori che nessun altro sente e, alla fine, si rende conto che quello che annusa è l’odore dell’anima delle persone. E c’è di più: attraverso le loro essenze può rivivere i ricordi delle persone.

La faccenda si complica quando scopre che una persona a lei molto vicina puzza come un cadavere in decomposizione e viene assalita da visioni di violenza e tormento.

In pochissime pagine, sono infatti appena una trentina, Debora Parisi non riesce solo a creare una storia che letteralmente risucchia il lettore, ma riesce anche a dare vita a personaggi convincenti e sfaccettati.

Arianna, la protagonista, è ovviamente il cardine attorno al quale ruota l’intero racconto. Abbiamo trovato davvero impressionante la sua complessità e il suo realismo. In un tempo così breve, infatti, il lettore scopre la sua dolcezza e la sua testardaggine, ma anche le sue insicurezze e le fragilità. E si trova anche a provare orgoglio, quando alza la testa e rifiuta di farsi calpestare.

Una protagonista così non poteva accontentarsi di una storia qualunque e l’autrice non ci delude, proponendoci un racconto a tinte fortissime (che infatti sconsigliamo a minori e lettori particolarmente sensibili) in cui l’essenzialità è il tratto distintivo.

La struttura del racconto lungo non concede infatti spazio e descrizioni e fronzoli letterari, ma lo stile asciutto, quasi chirurgico, in cui ogni parola viene attentamente soppesata, è assolutamente perfetto per la narrazione.

Ogni scena colpisce nel segno, trasmettendo reazioni fisiche nel lettore, tanto che si ha la tentazione di arricciare il naso per gli odori.

Come detto, non si tratta di una lettura per tutti, ma se amate l’horror e il mistero, siamo certi che non resterete delusi.

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