Bentrovati, amici lettori!
Per le nostre #recensionidellunedì oggi vi proponiamo Attrazioni, breve romanzo distopico di Alessandro Massasso, edito da Delos Digital nella collana Dystopica.
Milano, in un futuro non troppo lontano. La città più famosa in Italia per la movida è ormai abitata soltanto da anziani ed è stata trasformata in un’unica grande attrazione turistica.
I suoi abitanti sono costretti a lavorare a qualunque età per regalare un’esperienza unica ai loro ricchi visitatori.
Tra loro anche Giovanni, ormai ottantenne, che pur di mantenere il suo lavoro per l’agenzia di eventi porta allo stremo il suo fisico già provato.
L’autore di questa piccola perla è Alessandro Massasso, genovese di nascita, che si trasferisce poi a Milano dove lavora come software developer.
Con un racconto finalista al Premio Robot 2022, Attrazioni è il secondo romanzo breve che pubblica con Delos.
Senza ombra di dubbio, l’elemento più interessante dell’intero romanzo è la distopia che riguarda Milano. Quella che oggi è infatti considerata la città più “veloce” d’Italia entra in un’altra dimensione, più lenta, più stanca, ma non per questo meno performante. Una scelta di grande impatto e, al contempo, forse, anche di critica sociale.
La visione di Massasso, infatti, in cui anche gli anziani continueranno a lavorare ben oltre quella che oggi è definita l’età pensionabile, non è uno scenario poi così remoto e la relativa concretezza di questa eventualità tende a coinvolgere di più il lettore.
Allo stesso tempo, però, l’autore mostra anche un’altra realtà che oggi è forse anche troppo disconosciuta: le potenzialità e le competenze che l’esperienza dell’età porta con sé.
Oggi, infatti, capita fin troppo spesso di considerare i vecchi come risorse inutili, sorpassati, incapaci di allinearsi alle esigenze della vita moderna.
Tuttavia, se analizziamo il personaggio di Giovanni, il protagonista, non è questo quello che emerge. Sono la stanchezza e gli acciacchi dell’età a frenarlo, ma quest’uomo mostra una determinazione e una lucidità di pensiero incredibili. E non solo. La sua è la tempra di un uomo “d’altri tempi”, che va avanti nonostante tutto e porta a termine il compito che gli è stato assegnato, anche se con l’aiuto di un piccolo deus ex machina.
A livello stilistico, Massasso ci fornisce una vera prova d’abilità. Il lettore si trova infatti a scoprire il mondo attraverso gli occhi (e il corpo) di un ottantenne, prova sulla sua pelle i limiti di un organismo che non risponde più come si vorrebbe. Soprattutto, sperimenta il desiderio di libertà che è proprio di ogni età ma che ora vede attraverso occhi nuovi, che hanno vissuto una vita intera e che sono più stanchi e più consapevoli.
Un altro elemento davvero interessante, all’interno di questo romanzo, è la concezione del turismo. Dimenticate le masse di turisti che affollano i punti di interesse storico, luoghi come il Castello Sforzesco e il Duomo diventano vere e proprie Attrazioni (da cui il titolo dell’opera) per ricchi clienti in cerca di un’esperienza unica e personalizzata.
Antichi sistemi di chiuse rimessi in funzione, attori che interpretano grandi personaggi storici e un intero staff dedicato a rendere “l’esperienza turistica” una vera e propria rappresentazione teatrale per un solo spettatore.
Nell’insieme, l’impressione che se ne trae è allo stesso tempo intrisa di fascino e un po’ di tristezza, come quando si sbircia dietro le quinte di un film fantastico.
Insomma, Attrazioni di Alessandro Massasso è senza ombra di dubbio un’opera sui generis, interessante e originale sotto molti punti di vista. Saprà coinvolgervi e farvi riflettere, ma ci sentiamo di consigliarla soprattutto a un pubblico adulto, un po’ maturo, non tanto per i contenuti ma perché riteniamo che solo chi abbia già vissuto almeno un parte della propria vita possa apprezzarlo appieno.