Davide Langella nasce a Genova alle porte dell’inverno.
Fantasioso fin da bambino, disegna tutto ciò che cattura la sua attenzione: personaggi, scene, paesaggi.
A undici anni, Il Signore degli Anelli lo accoglie nel mondo fantasy al quale si appassiona. Da quel momento, si dedica a mondi letterari, ludici e film in cui l’epicità gioca un ruolo fondamentale. Con la sua vivida fantasia, decide che è giunto il momento di cominciare a scrivere.
L’ascesa della luce e dell’oscurità, i passaggi è stato pubblicato a marzo 2023 ed è preceduto da L’ascesa della luce e dell’oscurità, le pagine: il suo romanzo d’esordio (novembre 2022). Qui potete trovare la nostra recensione al primo volume.
“Nel buio della loro testa riecheggiava più volte quella profezia. Una profezia che si pensava fosse tratta o rubata da una di quelle pagine che Divad, il profeta, non osò mantenere nel suo libro originale”
Nel magico mondo di Wezard, i fratelli Marcus e Mary Fuen hanno iniziato un viaggio alla ricerca delle pietre del rituale per risvegliare il Drago. Aiutati dai futuri Cavalieri e capitanati da Albert, ex mago supremo e loro nonno, iniziano una nuova avventura. L’assassino dei maghi è spirato, ma ha portato con sé una misteriosa profezia.
Pericoli e colpi di scena sono in agguato e i due fratelli, ormai cresciuti, dovranno imparare non solo a a fidarsi l’uno dell’altra, ma anche della compagnia che combatte al loro fianco.
Saranno in grado di risvegliare il Drago e reggere le conseguenze?
“I segreti sono come le ombre. Più il tempo li nasconde. Più la luce soccombe”
Nel primo volume della saga, Davide Langella ci ha presentato gli adorabili fratelli Fuen e, da quel momento, non sembra essere trascorso neppure un giorno. Riconosciamo immediatamente i personaggi del primo volume e già dalle prime righe ricordiamo ogni dettaglio della loro magica avventura. Riconosciamo subito l’impavido e coraggioso Marcus, la dolce Mary e, ancora una volta, il loro sensibile e amorevole legame.
L’autore ha sapientemente inserito all’inizio del testo un riassunto del primo libro, in cui descrive minuziosamente gli avvenimenti precedenti.
Ci immergiamo dunque nuovamente in Wezard: un mondo dal sapore medievale che ricorda e onora le più belle storie fantasy che ci hanno fatto sognare.
Seguiamo Marcus e Mary lungo la strada che li porterà a sviluppare un grande potere e nella ricerca delle pietre magiche necessarie per compiere il rituale che risveglierà il Drago.
Incontriamo nuovamente il guerriero Fritjof, coraggioso cavaliere pronto a tutto per salvare la sua amata dall’esecuzione.
Ma tutto diventa più difficile quando compaiono ombre dal passato, segreti che nonno Albert nasconde tra le pieghe del tempo.
Come nel primo libro, Davide Langella dimostra di possedere una fervida immaginazione che riesce a trasmettere facilmente al lettore. Le scene che descrive, così come le ambientazioni, ci appaiono vivide e reali.
“Quelle centinaia di luci in ogni angolo del villaggio e dell’isola fecero sembrare che un cielo stellato fosse crollato giù per poi rallentare a pochi passi da terra, continuando a brillare”
La copertina, disegnata dall’abile mano di Livia de Simone, riflette la precisione con cui sono descritti i personaggi.
Incontriamo non solo stregoni e banditi, ma anche pirati e viaggiatori di mare: elementi che in un fantasy ricco di avventure non possono mai mancare.
“Drauen si rimpicciolì sempre più all’orizzonte, bagnandosi della flebile luce del tramonto che li accompagnava nel loro indimenticabile volo”
Ci troviamo davanti a un testo dalle potenzialità perfino più grandi, rispetto al primo volume, ma che, purtroppo, a volte sembra fermo alla prima stesura, senza essere stato sottoposto a un’adeguata revisione. Ci troviamo quindi davanti a ripetizioni, lunghi e prolissi dialoghi e numerosi problemi di impaginazione.
La trama risulta comunque accattivante, intriganti colpi di scena e splendidi i personaggi, con cui si entra facilmente in empatia,
Rispetto al romanzo d’esordio, lo stile di scrittura è nettamente migliorato: i periodi sono più brevi e meglio dosati e la scelta dei termini è più matura e accurata. Nonostante questo, ci sono ancora sprazzi di un linguaggio “infantile”, con espressioni come “stupidata” e “fiatone”.
In sostanza, L’ascesa della luce e dell’oscurità, i passaggi è senza ombra di dubbio un’opera valida, con un grandissimo potenziale ma che necessita, per esprimerlo appieno, di un lavoro di revisione approfondito.
Ciononostante, Davide Langella riesce comunque a trascinarti nel suo mondo, creando un fantasy “familiare”. I luoghi di Wezard ci ricordano infatti le storie che abbiamo amato: Eragon (Paolini), Lo Hobbit (Tolkien), La spada di Shannara (Brooks). Ed è proprio questo che conferisce all’avventura quel sapore di “casa”. Leggendolo, torniamo in un mondo fatto di villaggi, montagne, praterie verdi e rigogliose, leggende e profezie.
Insomma, siamo convinti che L’ascesa della luce e dell’oscurità, i passaggi sia un romanzo che potrà, con un po’ di lavoro, appassionare i lettori di ogni età, trascinandoli nel suo mondo per non lasciarli andare più.
“La luce romperà…quando l’oscurità avanzerà”