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INTERVISTA A GIUSEPPE NICOLOSI, IDEATORE DI POTTERSTAGE

Intervista PotterStage - Copertina

Giuseppe Nicolosi nasce a Catania il 20 Luglio 1991. Quando frequenta ancora il Liceo Classico, si classifica tra i primi posti in due concorsi letterari (Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Carla Boero” e Premio Artistico Letterario “Ilaria e Lucia”). Poi inizia a dedicarsi anche alla scrittura di testi teatrali.

Nel 2016 idea e fonda il progetto teatrale PotterStage, nato con l’obiettivo di riavvicinare i giovani al teatro mediante rappresentazioni inedite omaggianti le opere e l’immaginario di J.K. Rowling.

In questo periodo frequenta anche il Corso di Sceneggiatura Cinematografica di Sergio Barone e si dedica alla scrittura e alla regia di vari adattamenti teatrali.

Di recente, ha studiato regia teatrale con Carlo Roncaglia e ha intrapreso gli studi universitari in Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema.

È Presidente dell’Associazione Culturale Giù dal Palco, di cui PotterStage è uno dei tanti progetti promossi al suo interno.

In una piacevole serata di fine agosto di cinque anni fa, abbiamo avuto il piacere di conoscere Giuseppe Nicolosi, colui che di fatto ha dato vita al progetto PotterStage. In quell’occasione, abbiamo potuto assistere e partecipare allo spettacolo teatrale ispirato al libro di J.K. Rowling Harry Potter e la pietra filosofale.

Il tempo è passato, gli anni si sono susseguiti e non possiamo fare a meno di pensare che gli ultimi siano stati difficilissimi per tutti, soprattutto per un settore come il teatro, che le restrizioni hanno tenuti chiusi o con riduzioni significative.

Ma oggi siamo nuovamente in compagnia di Giuseppe per farci raccontare cosa è cambiato, come si è evoluto il progetto e, soprattutto, cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo imminente evento: Harry Potter e la Pietra Filosofale – Lo Spettacolo. Noi avremo l’onore di partecipare alla prima che debutterà venerdì 28 Ottobre 2022. Quest’ultima già SOLD OUT e con una replica con prevendite già aperte per sabato 26 novembre.

Nello specifico, assisteremo a un revival della produzione del 2017, interamente reimmaginata, dove non mancheranno fuochi pirotecnici, effetti visivi e tanta, tanta Magia, in omaggio alla saga del mago più famoso al mondo.

Ma scopriamo insieme le novità!

Nel settembre 2017, esattamente 5 anni fa, abbiamo assistito ai festeggiamenti del vostro primo anno di attività. Cosa è cambiato in questi anni?

Soprattutto la consapevolezza del progetto, per quanto riguarda possibilità e obiettivi.

Omaggiare in teatro un cult come Harry Potter è una grande gioia, ma anche una responsabilità. Gli obiettivi che mi prefiggo sempre, sia da ideatore che da sceneggiatore e regista degli spettacoli, sono il massimo rispetto per il genio della Rowling e per l’intero corpus del Wizarding World.

Al tempo stesso, però, cerco anche di riproporre la narrazione in maniera originale e mai vista, offrendo al pubblico visioni che valorizzano, in modo differente dal romanzo e dal film, le avventure di Harry.

Questo mi ha stimolato a osare sempre di più, nella scrittura degli adattamenti ma, soprattutto, nella regia e nelle soluzioni sceniche.

Chi è oggi Giuseppe Nicolosi?

Un artista in crescita. Quest’anno sono laureando in Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema e, di recente, ho avuto la bella opportunità di poter studiare regia teatrale con Carlo Roncaglia, allievo di Ronconi e Direttore Artistico dell’Accademia dei Folli (Torino). Sono attualmente al lavoro sull’ideazione di parecchi progetti che, un giorno, spero di poter concretizzare al pari di Harry Potter-Lo Spettacolo.

Per questa nuova trasposizione teatrale, “Harry Potter e la Pietra Filosofale – Lo Spettacolo”, cosa dobbiamo aspettarci? Quali sono i cambiamenti più interessanti? Gli attori coinvolti sono gli stessi?

Posso anticipare che, rispetto all’allestimento del 2017, in questo revival il pubblico potrà vivere molta più Magia e molta più avventura. Grazie al sostegno di Ouroboros Production, un’altra bella realtà teatrale che ha scommesso e investito su PotterStage, lo spettacolo ha potuto fornirsi di migliori mezzi tecnici che contribuiranno a una resa scenica più colorata, appassionante e, soprattutto, magica.

La Magia più grande, però, l’hanno compiuta gli attori in scena, un nuovo cast di giovani guidato da Anthony Foti (Harry Potter), Francesco Chiello (Ron Weasley) e Fatima Maugeri (Hermione Granger).

Ad affiancare il trio, altri personaggi iconici della saga, ai quali danno volto Carlo Lanza (Albus Silente), Giorgia Amore (Minerva McGranitt), Marco Serra (Rubeus Hagrid), Andrea Lombardo (Garrick Olivander), Rubens Panarello (Draco Malfoy), Sofia Milazzotto (Pansy Parkinson), Pascal Corradino (Vernon Dursley / Quirinus Raptor), Gabriella Gangemi (Petunia Dursley), Martina Marullo (Lily Potter), Coralba Costanzo (Elvira Eeylop) e Aneta Skrzypa (Gemma Farley).

Il debutto del 28 ottobre è già sold out, ma sono ancora disponibili le prevendite per la replica del 26 novembre, acquistabili sia online (Eventbrite) sia al negozio Etna Fandom Shop (Via Etnea 418, Catania), sponsor ufficiale della produzione.

Dopo due anni di chiusura, quali sono state per voi le maggiori difficoltà nel ripartire?

Fortunatamente, il periodo di pandemia non ha minato la nostra volontà di fare teatro. Piuttosto ci ha spinti a interrogarci sul come, una domanda che ha scosso l’intero comparto artistico, in quei mesi. 

Nel primo periodo di produzione, poi, i contagi sono stati un ostacolo non indifferente, che hanno inevitabilmente rallentato il ritmo delle prove.

I ragazzi, però, sono stati fantastici nel riprendere con più determinazione non appena possibile. Anche le mascherine e il distanziamento sono stati un limite: il cast è numeroso e durante l’inverno era impensabile fare a meno di tutte le precauzioni necessarie.

Qualche curiosità: sui vostri canali social avete annunciato che le scene in cui è diviso lo spettacolo sono 23: vuoi svelarci il perché?

Il copione che andrà in scena è il risultato finale di anni e anni di bozze e stesure, visto che la primissima versione l’ho scritta a 12 anni. Da allora, ne ho rappresentate diverse, con cast differenti e in anni differenti (2004, 2011, 2017), in un riciclo continuo di scene che scartavo, riscrivevo, toglievo o aggiungevo. È stato difficile trovare il tono e il ritmo giusto dello spettacolo, perché si parla di Harry Potter e qualunque spettatore, che sia o meno fan, siede in platea con delle aspettative.

Una pièce teatrale, da parte sua, non potrà mai funzionare come un libro o un film. Sono media diversi che devono necessariamente avere ritmi diversi. Per cui, negli anni, anche il numero di personaggi, atti e scene è inevitabilmente cambiato. La versione attuale e definitiva che debutterà a ottobre è suddivisa in tre atti, con 23 scene separate tra loro da cambi di ambientazione o uscite e ingressi dei personaggi.

Non sempre la divisione in scene è percepibile per il pubblico, ma è molto utile a livello organizzativo per l’autore, il regista e il cast.

Vi è servito un anno intero di prove per essere pronti per questo nuovo spettacolo. Qualche aneddoto divertente da condividere con i nostri lettori?

Sicuramente gli incidenti più bizzarri in cui abbiamo rotto alcuni oggetti di scena, tra cui bacchette magiche e Boccini d’Oro, e battute dimenticate o storpiate che ci hanno regalato un bel po’ di risate.

Per quanto riguarda le scene, sicuramente una delle più divertenti da provare è stata l’arrivo di Hagrid a Casa Dursley: è una vera e propria prova di forza tra gli zii di Harry e il guardiacaccia, che più volte ha strappato agli attori improvvisazioni memorabili (alcune poi rimaste nella scena definitiva).

Qualche anticipazione?

Il revival sarà un allestimento totalmente reimmaginato, rispetto a quello del 2017. Avremo un nuovo copione, un nuovo cast, un nuovo progetto make up (a cura di Zenima Scuderi) e nuovi costumi (realizzati da Noemi Scalia). Nonché una nuova scenografia a opera di Ruggero Caccamo, Riccardo Trapani e Ilenia Blancato. Parte fondamentale dello spettacolo saranno anche le luci (disegnate da Carolina Pulvirenti) e le musiche (gestite da Alessandra Liotta), con le quali saranno protagoniste sulla scena pure le coreografie di Alessandra Fichera.

Non mancheranno scene iconiche entrate ormai nell’immaginario collettivo (tra le tante: il primo incontro del trio sull’Hogwarts Express, la prima vittoria di Harry a Quidditch e la Partita agli Scacchi Giganti). E neppure momenti tratti direttamente dal romanzo e non presenti nell’omonimo film. In un flashback, vedremo un personaggio che la Rowling ha sognato prima di iniziare a scrivere il libro, ma che poi non ha mai fatto comparire nelle pagine.

Mentre scrivevo il copione, ho sentito che gli spettasse di diritto trovare un suo spazio. Saranno presenti, inoltre, omaggi e riferimenti legati ad altri media di Harry Potter, come quello videoludico. Ma qui invito il pubblico a scovare tutti gli easter eggs possibili!

Concludiamo la nostra intervista: invoglia il pubblico a partecipare al vostro spettacolo.

“Hogwarts sarà sempre qui per darvi il bentornato a casa”.

Se avete amato vivere le avventure di Harry nelle pagine dei romanzi, nei film e nei videogiochi, allora non dovete certo perdere l’esperienza di riviverle a teatro. Potrete farlo con uno show a 360° che vuole farsi simbolo non solo di uno sforzo produttivo, forse unico in questo momento, ma anche della fiducia che il comparto dello spettacolo dal vivo vuole dimostrare verso il futuro.

Un’occasione unica per tornare a vivere, in una veste inedita, la magia di una saga che ha fatto emozionare il mondo e che ancora oggi continua a stupire e accogliere generazioni di nuovi fan.

Ringraziamo Giuseppe Nicolosi per l’invito e il tempo dedicato alla realizzazione questa intervista!

Adesso, non ci resta che attendere lo spettacolo.

E voi, cari amici di Universo Fantasy, conoscevate già PotterStage?

INTERVISTA A GIUSEPPE NICOLOSI, IDEATORE DI POTTERSTAGE was last modified: Settembre 23rd, 2022 by Stefania Sottile
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