Bentrovati amici di Universo Fantasy.
Oggi ci dedichiamo al cinema parlandovi di Crudelia, uscito nelle sale a maggio del 2021, passato poi sulla piattaforma Disney+ e da pochissimi giorni visibile agli abbonati senza accesso VIP.
Per la prima volta la Disney lascia i binari sicuri del semplice reboot del lungometraggio animato per proporre qualcosa di nuovo e alternativo.
Già, perché se con Maleficent avevano fatto un primo tentativo di “mescolare le carte”, pur senza abbandonare la storia classica della fiaba e limitandosi a dare una nuova prospettiva di lettura, Crudelia è invece qualcosa di totalmente nuovo, lontano anche dalle origini del villain di turno.
Assistiamo infatti alla nascita di uno dei cattivi Disney più cattivi di sempre: Cruella De Vil. Ma, attenzione, con la famosa Carica dei 101 non c’entra praticamente nulla.
La piccola Estella, infatti, giovane geniale, talentuosa, decisa e irruenta, rimane orfana all’età di soli dieci anni, con la convinzione di aver ucciso la propria madre.
Per sopravvivere si unisce a due altrettanto giovani delinquenti, Jasper e Horace, dedicandosi al crimine, sfruttando soprattutto le sue grandi doti di creatrice di costumi.
Per la festa del suo compleanno, Jasper le “regala” un lavoro presso i grandi magazzini Liberty dove, tra un pasticcio e l’altro, viene notata dalla Baronessa, la più grande stilista di moda londinese, che la prende a lavorare nel suo atelier.
Finalmente Estella sembra avere la possibilità di realizzare il suo sogno di diventare una grande stilista, ma il destino ha in serbo per lei delle prove durissime… per fortuna può contare su Cruella, la parte più “alternativa” di lei.
Emma Stone e Emma Thompson, rispettivamente Cruella e la Baronessa, sono assolutamente immense nelle loro parti.
La Stone abbandona finalmente i panni della “brava ragazza” acqua e sapone di La La Land per mettersi alla prova con un personaggio decisamente più contorto e complesso, dalla profondità psicologica paragonabile a quella del Joker di Joaquin Phoenix.
La Thompson è a sua volta fantastica: sprezzante, altera, glaciale nei modi, recita caratterizzando il suo intero personaggio con un semplice gesto della mano e uno sguardo in grado di incenerire.
La trama non è delle più grandi, delle più innovative e – diciamolo pure – neanche delle migliori, eppure grazie alla incredibile performance di queste due attrici procede a vele spiegate dall’inizio alla fine, sostenuta anche da costumi spettacolari, location da favola e una colonna sonora trascinante.
Sì, perché Cruella è un’opera pop/rock, un’incursione del dark nelle fiabe, cupo, devastante, folle e irriverente, trascinante fino all’insensato e deliziosamente ambiguo.
Il tutto esaltato dall’ottima regia di Craig Gillespie che ha saputo accostare tecniche diverse e tagli interessanti dando al girato un ritmo che non stanca, nonostante la lunghezza non indifferente del film.
Insomma, se non lo avete ancora visto questo è davvero il momento per farlo e siamo certi che vi piacerà da impazzire.
Piccola postilla: c’è chi si è lamentato del fatto che nel personaggio di Cruella non sia possibile ritrovare la classica Crudelia De Mon (né quella del lungometraggio animato né la meravigliosa versione interpretata dalla grande Glenn Close che, tra l’altro, qui è produttrice). Se siete tra coloro che le ricercano be’… allora no, non guardatelo, perché quello che è nato in questo film è un personaggio del tutto nuovo, quasi un semplice caso di omonimia.