Che può succedere quando un ragazzo qualunque decide di voler diventare un supereroe per hobby? Semplice: nasce One Punch Man, il più grande dei supereroi.
Saitama, un venticinquenne non troppo brillante, decide che la cosa che desidera di più è diventare un supereroe e dopo tre anni di durissimi allenamenti raggiunge finalmente il suo scopo. Il problema, però, è che è diventato talmente forte da essere in grado di sconfiggere tutti i suoi avversari, nessuno escluso, con un solo pugno e la facilità delle sue vittorie lo lascia insoddisfatto e avvilito.
Ormai perennemente annoiato e in preda alla depressione, si imbatte per caso in Genos, un potente (e affascinante) cyborg che diventerà suo allievo.
Per fortuna Saitama trova un nuovo scopo nella sua vita: entrare a far parte dell’Associazione Eroi e scalarne le classifiche.
Tra scontri titanici ed esilaranti incomprensioni il nostro super preferito percorre la sua strada verso la fama.
Condiviso inizialmente dal fumettista One sul proprio blog, il manga viene poi realizzato grazie alla collaborazione con Yūsuke Murata e pubblicato sulla rivista online Weekly Young Jump a partire dal 2012.
In Italia il manga è stato annunciato dalla Panini Comics per Planet Manga al Lucca Comics & Games 2015.
L’anime è stato realizzato dalla Madhouse e in Italia la trasmissione è avvenuta in streaming in contemporanea con il Giappone a partire dall’ottobre del 2015.
Attualmente le serie prodotte sono solo due, entrambe da 12 episodi l’una e visibili in streaming (Amazon Prime Video e Crunchyroll), sia in versione doppiata che sottotitolata.
Oltre alle serie regolari, inoltre, sono stati realizzati anche 7 OAV (Original Video Animation).
One Punch Man è senz’altro uno degli anime/manga più geniali, divertenti e sarcastici degli ultimi anni.
L’ambientazione è moderna, tipica delle storie sui super, con le città che vengono devastate da villains sempre più grandi, cattivi e dotati di poteri e tecnologie inimmaginabili.
E i personaggi (buoni e cattivi) ci sono tutti: dallo scienziato pazzo, al mostro geneticamente modificato e a quello demoniaco o extraterrestre, che si scontrano con eroi dai poteri psichici, dalla forza sovrumana, o muniti di armi e gadget che farebbero impallidire persino Batman.
Fra tutti loro si aggira il pacato Saitama, svagato, privo di interesse e quasi ridicolo, visto che i suoi duri allenamenti non solo gli hanno fatto perdere tutti i capelli, ma gli hanno anche lasciato una faccia anonima e piatta.
Mentre tutti gli altri si affannano, lui cammina tranquillo, senza profondità di sorta anche quando tenta di essere un bravo sensei (maestro) per il suo allievo, preoccupandosi della sesa e dei danni alla sua casa che dovrà ripagare.
Realmente non sapremmo spiegarvi con le parole la comicità e la poesia assoluta di quest’opera, che è basata tutta su sguardi, espressioni e tempi di risposta, quindi non possiamo fare altro che consigliarvi di guardarlo, magari in versione originale sottotitolata (che sicuramente rende al meglio, ma esiste anche la versione doppiata) e tagliare corto perché, citando Saitama:
“Basta, idiota! Riduci tutto a venti parole o anche meno!”