Bentrovati lettori!
Oggi recensiamo per voi Elemental – Il riveglio della Quintessenza, opera prima di Nina J. Alexander, autrice esordiente di grande talento, amante dei gatti (scherzosamente si definisce Mother of cats, “madre di gatti”) e grandissima appassionata di fantasy.
Si tratta del primo romanzo di una saga, di cui il secondo libro è attualmente in corso d’opera, ed è pubblicato dalla casa editrice Lettere Animate.
Tess è una studentessa universitaria come tante, sognatrice e un po’ ribelle, la cui vita viene stravolta nel momento in cui la sua sorellina Gaia scompare misteriosamente.
Decisa a ritrovarla a ogni costo, Tess può contare sull’inatteso aiuto di tre personaggi misteriosi: Gebedia, Hermes e Salamanca, straordinari guerrieri in grado di controllare gli elementi.
La ricerca di Gaia, in una corsa contro il tempo, si trasforma in un’avventura unica tra stregoni, fate, demoni e mistiche divinatrici.
Tess sarà costretta a scavare a fondo nel proprio essere per scoprire cosa si è disposti a sacrificare per amore.
Questo libro si presenta dunque come uno urban fantasy fresco e originale, che è senz’altro una boccata di aria fresca in un genere che, ultimamente, sembra ristagnare un po’.
Nonostante la tematica degli elementali sia stata ampiamente sfruttata già in passato, Nina riesce a creare qualcosa di davvero originale, che non cade mai nel banale e nello scontato.
La trama, narrata dal punto di vista dei protagonisti, si sviluppa con un buon ritmo, senza lungaggini e digressioni inutili, alternando sapientemente momenti di riflessione a scene d’azione che lasciano il lettore con il fiato sospeso.
La storia si svolge in epoca moderna, sebbene nessun anno in particolare sia specificato, ed è ambientata in Italia, tra il Lazio (Roma), le Marche e l’Abruzzo.
“[…] dovresti scrivere attingendo dalla tua vita e dalla tua anima“, dice Friedrich Bhaer a Jo in Piccole Donne, e Nina J. Alexander sembra aver seguito alla lettera questo consiglio. I luoghi del romanzo sono infatti ben conosciuti dall’autrice, che è cresciuta e ha vissuto nei posti che descrive e che riesce a mostrarci attraverso i suoi occhi.
Grazie a lei possiamo oggi rivedere anche luoghi ormai perduti, andati completamente distrutti nel terremoto del 24 agosto 2016.
Anche i personaggi sono costruiti con un’abilità che gli esordienti, in genere, impiegano anni ad affinare, tutti con una psicologia molto ben definita e una coerenza invidiabile.
Tess in particolare è un personaggio molto ben riuscito: imbranata, distratta e sognatrice, ma che cova in sé una forza inaspettata.
Quanto si è disposti a sacrificare per un bene superiore? Per la vita del tuo pianeta. È molto più facile dire “Prendete me! Mi sacrifico io!” piuttosto che accettare la scomparsa di una sorellina.
In queste parole emerge tutta la forza della protagonista, una moderna eroina nello stile di Jane Austen, capace di strapparsi anche il cuore, pur di fare la cosa giusta.
La costruzione del personaggio di Hermes, invece, sembra essere stata influenzata più dalle opere di Cassandra Clare più che dai modelli maschili del XVI secolo.
In questo giovane ribelle, il problematico del gruppo, è facile ritrovare un po’ del Jace di Shadowhunters.
Insomma, Elemental – Il risveglio della Quintessenza è un romanzo che è riuscito a stupirci e appassionarci, leggero e coinvolgente e che si fa leggere tutto d’un fiato.
Si tratta di un’opera adatta davvero a tutti, appassionati o meno del genere, di cui non vediamo l’ora di leggere il seguito.
E voi lo avete già letto? Che ne pensate?