Care lettrici e cari lettori di Universo Fantasy, oggi recensiamo per voi “Light and Darkness, la Principessa Mezzosangue”, l’ultimo libro di Antonio Menditto, giovane scrittore italiano di Benevento, classe 1988.
Questo libro, dal comodo spessore di 128 pagine, segue le avventure di tre giovani adolescenti inglesi dei giorni nostri che vivono nelle vicinanze del cerchio di pietre Stonehenge, protagonista di infiniti miti e leggende e da sempre circondato da una mistica aura di mistero che si sposa benissimo con una ambientazione fantasy.
La protagonista, Hope, appare all’inizio come una normalissima ragazzina delle superiori che vive una fortissima amicizia con la sua inseparabile migliore amica Jenny e che inizia a scoprire l’amore quanto arriva a scuola un nuovo studente trasferito, il bel Andrew, che assomiglia in modo sospetto ad un ragazzo che lei aveva sognato proprio la sera prima di incontrarlo.
La scintilla che mette in moto gli eventi che faranno procedere la trama a velocità vertiginose per tutta la lunghezza del libro è una gita della classe di Hope proprio a Stonehenge, dove la ragazza sverrà in seguito ad un malore e verrà portata via d’urgenza.
In seguito a questo fatto, Hope scopre in modo estremamente rapito che quelli che credeva essere i suoi genitori biologici in realtà non lo sono, lei è stata adottata. Il suo vero padre è, a sorpresa, proprio il grande Lucifero, e questo sta per arrivare sulla Terra per attuare un rituale in cui Hope è fondamentale e che, se riuscirà, causerà l’arrivo dell’oscurità.
Queste rivelazioni porteranno alla luce i poteri nascosti della giovane e questa, tra intrighi e nuove alleanze, si imbarcherà in un viaggio proprio assieme a Jenny ed Andrew per salvare il mondo.
Il libro procede in modo estremamente scorrevole dall’inizio alla fine senza intoppi, lasciando al lettore che lo legge quasi un senso di frettolosità, un bisogno di dover arrivare alla conclusione nel minor tempo possibile. Questo è in parte dato dal fatto che gli eventi sembrano susseguirsi in modo troppo semplice e scontato uno dopo l’altro. I personaggi non sono realmente caratterizzati, ma ricadono tutti in cliché da libri per ragazzi che però non danno nessuno spessore, e rendono le interazioni tra di loro poco realistiche, tanto da risultare spesso semplici modi per far procedere la trama nel modo più lineare possibile.
La trama elementare e il modo di scrivere altrettanto modesto e di facile lettura renderebbe questo fantasy perfetto per giovani ragazzi alle prime armi che vogliono avvicinandosi al mondo del fantastico, in quanto il libro presenta le classiche tematiche della lotta del bene contro il male, del viaggio per portare a termine una missione e della minaccia della fine del mondo. Nonostante questo, però, non consiglierei mai la lettura di un libro del genere ad un ragazzino, in quanto sono presenti scene di violenza che causano la morte di personaggi (ma non vi diciamo chi, o vi faremmo uno spoiler) senza che questa sia veramente importante per la trama e soprattutto senza che venga spiegata, elaborata, contestualizzata. Questi frammenti di ingiustificata violenza, che come appunto ho già detto non fanno niente per avanzare la trama, stonano e sembrano più che altro una maniera per far procedere le cose nel modo più pratico e senza intoppi possibile e rendono quindi a mio parere il libro non idoneo alla lettura di un pubblico molto giovane.
In conclusione, “Light and Darkness, la Principessa Mezzosangue”, è un leggero libro fantasy dallo stampo estremamente classico e dalle poche pretese, che presenta le tematiche tipiche del genere ma che purtroppo non le sviluppa come potrebbe, preferendo il veloce susseguirsi della trama alla caratterizzazione di eventi, motivazioni, personaggi e relazioni, risultando in un prodotto dai toni forzati e mancante di autenticità.