FantastikA 2018 si è appena conclusa e noi siamo ancora in subbuglio per le tante emozioni che questa fiera ci ha saputo donare.
È importante iniziare dicendo che questa è una manifestazione dal sapore davvero speciale per molti motivi, in primis la sua location. La fiera infatti si svolge ogni due anni a Dozza, che è un straordinario borgo medievale posato su una collina che si affaccia sulle bellissime campagne bolognesi, e che è coronato da una rocca di origine medievale che è stata trasformata da Caterina Sforza in un castello fortificato in cui risiedevano i nobili. Insomma, è decisamente molto diverso partecipare ad un evento fantasy tra le grigie mura di una città, o circondati da stupende e verdeggianti campagne piene di vigneti e alberi da frutto, non credete? Aiuta decisamente ad entrare nel mood e a fuggire dalla normalità per un paio di giorni. E a questo si aggiunge anche il fatto che il borgo stesso è pieno di colorati murales dai temi più disparati, per cui è un vero tuffo nell’arte e nella natura, e uno di questi murales è un magnifico drago disegnato da niente meno che Paolo Barbieri! (che abbiamo già intervistato).
FantastikA è speciale in secondo luogo perché il suo ideatore e quest’anno direttore artistico è niente meno che Ivan Cavini che, per l’appunto, è proprio originario di Dozza! (che abbiamo già intervistato). Quindi non solo la direzione di questa fiera è stata data in mano ad un incredibile artista, ma ad un artista che ama la sua terra natia e che la vuole far conoscere e valorizzare al meglio…e che sa farlo alla grande!
Infine, FantastikA è speciale perché viene fatta in un comune così aperto al fantastico che ha permesso di costruire proprio ad Ivan Cavini un incredibile ed enorme drago meccanico che riposa tutto l’anno nella torre maggiore della rocca, e che dà grandi emozioni a tutti coloro che hanno la fortuna di vederlo, noi compresi!
Quindi, quale posto migliore per una bellissima fiera fantasy, di un borgo medievale circondato dalle campagne, casa di un incredibile artista fantasy e di un drago assopito?
Ed ora che vi abbiamo presentato l’ambientazione, è il caso di entrare nel dettaglio della fiera appena conclusa, anche se ci sarebbero così tante cose da dire che rischieremmo di tenervi incollati allo schermo per ore.
La fiera per la prima volta quest’anno si è allargata dalla sola rocca e ha compreso l’intero borgo, cosa davvero bellissima che ha permesso a tutti di godersi appieno questo paesello. Le tre location principali in cui si sono svolte mostre, conferenze e workshop sono state ovviamente la sopracitata rocca sforzesca, il teatro comunale che si trova proprio di fronte alla rocca e la Tana del Drago, il nuovissimo Centro Studi Tolkieniani inaugurato dall’AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani, l’associazione che ha organizzato FantastikA in collaborazione con il comune di Dozza, e di cui Ivan Cavini appunto fa parte) proprio venerdì 21 settembre, un giorno prima dell’inizio della fiera, che noi eravamo incredibilmente curiosi di vedere, avendo anche partecipato alla raccolta fondi di cui vi avevamo parlato.
Oltre a queste tre location, c’erano poi due piazzette a metà e alla fine del borgo (proprio vicino alla Tana del Drago) con mercatini e punti di interesse in cui scattare fantastiche foto, e nel cortile attorno alla rocca c’era anche il gruppo di rievocazione “I difensori della Rocca” con le loro armi e armature, che hanno allietato i presenti le loro sfilate di rievocazione, come anche gli “Arcieri dei Graffiti” che hanno messo a disposizione i loro archi e bersagli per tutti coloro che hanno voluto confrontarsi con l’antica arte del tiro con l’arco.
Insomma, i punti di interesse erano davvero tanti, e le cose da vedere erano così numerose da costringere i presenti a fare un’accurata selezione, per non perdersi nulla delle proprie cose preferite. Anche noi di Universo Fantasy, davanti ad una così variegata programmazione, abbiamo dovuto compiere ardue scelte per goderci al meglio eventi e conferenze, perdendoci purtroppo altri eventi altrettanto interessanti.
La Rocca quest’anno ha ospitato innanzitutto le mostre che ci hanno accompagnato per l’intera durata dei due giorni. Veramente incantevole è stata la mostra “Gli abiti fantasy” di Celeste Ratazzi, con abiti leggiadri da vera principessa degli elfi. Siamo anche andati a visitare la mostra “Da Alice a Rachel – Il lato oscuro della fiaba” con le opere Stefano Bessoni, che ha saputo regalarci un tuffo in uno stile bellissimo e davvero originale, che anche se può rimandare leggermente al visual di Tim Burton, ha una realtà tutta sua.
Infine, abbiamo anche visitato la mostra “Trashformers” di Andrea Gualandri, con bellissimi e coloratissimi quadri, ma anche sculture costruite con pezzi di plastica (trash, spazzatura appunto) che raffiguravano i famosi robottoni giapponesi che tutti conosciamo.
Oltre alle mostre c’era poi l’area artisti, con moltissimi banchetti in cui i numerosi artisti presentavano le loro stampe, le firmavano e vendevano, e molti potevano addirittura essere visti all’opera, cosa sempre emozionante. Siamo potuti passare a salutare molti degli artisti che vi abbiamo già fatto conoscere intervistandoli per voi, come Paolo Barbieri, Ivan Cavini, Alberto Dal Lago, Andrea Piparo, e Angelo Montanini, ma i nomi ovviamente non finivano qui. Ognuno era una nuvola coloratissima in queste sale sforzesche, con il proprio stile inequivocabile e con enormi passione e abilità. Vedere così tanti artisti vicini è sempre una grande gioia, e se questi sono artisti del panorama fantasy e science-fiction, l’emozione è ancora maggiore!
Sempre all’interno della Rocca poi, nella sala conferenze che era stata allestita nel piano nobile si sono svolte moltissime conferenze. Avremmo voluto partecipare davvero a tutte, ma purtroppo una giornata ha un numero limitato di ore.
Siamo stati presenti ovviamente alla presentazione “Lords for the Ring 2019” con Roberto Arduini (Presidente dell’AIST e direttore culturale di FantastikA), Emanuele Vietina (direttore generale del Lucca Comics and Games) e Ivan Cavini. All’interno della conferenza queste tre importanti figure del panorama fantasy italiano ci hanno raccontato come è nato il progetto Lords for the Ring e come questo si è evoluto, fino a presentare il calendario per l’anno che verrà, illustrato interamente da Ivan Cavini, che ci ha parlato delle sfide che questo progetto gli hanno presentato e anche della ricerca di uno stile unico per raccontare a tutti noi Tolkien.
Abbiamo anche potuto dare un occhio allo stesso calendario che è una vera opera d’arte che è stato possibile acquistare, sia in edizione normale che deluxe, alla fiera stessa, ma che è anche acquistabile alla loro pagina Kickstarter, come vi abbiamo spiegato in questo articolo. A nostro parere, sentire un artista parlare di come nascono le sue opere è sempre qualcosa di speciale, e siamo sicuri che chiunque fosse in sala con noi abbia pensato lo stesso.
Il teatro comunale ha ospitato conferenze incredibilmente variegate e di qualità, con personaggi di spicco del panorama italiano, ma non solo. Abbiamo ricevuto moltissimi interessanti spunti e ci siamo fatti anche grasse risate. Veramente interessante e divertente è stata la conferenza “Criptozoologia – Anatomia di un drago” con il Dottor Cristiano Bombardi, che insegna Anatomia Comparata presso Veterinaria. È stato bellissimo veder applicate tutte le conoscenze in ambito evolutivo e anatomico del regno animale ad un animale che in realtà non esiste (anche se ci piace pensare il contrario), considerandolo invece come una delle tante vie che l’evoluzione ha generato dopo la nascita dei vertebrati. Veramente bello è stato vedere come precisi termini biologici possono applicarsi al fantasy per renderlo sempre più reale ai nostri occhi. Inoltre, ora grazie al Dottor Bombardi sappiamo come i draghi possono generare il loro fuoco (chiedetecelo nei commenti).
Sempre al teatro ci siamo gustati la conferenza “Aspettando la nuova traduzione de Il signore degli anelli” con la preparatissima giornalista Loredana Lipperini e il membro dell’AIST e consulente alla traduzione presso la Bompiani Giampaolo Canzonieri. Grazie a loro abbiamo infatti potuto seguire la tribolata storia delle traduzioni di Tolkien in Italia, e abbiamo anche ottenuto succose anticipazioni sulla nuova traduzione de Il signore degli anelli che uscirà in Italia a partire dal 25 settembre. La Bompiani infatti ha finalmente deciso di ritradurre questo amato classico, e proprio l’AIST sta affiancando il talentuoso traduttore che è stato scelto affinché ogni sua scelta sia in accordo con il complesso universo che Tolkien ci ha lasciato (e non temete, ci hanno assicurato che la celebre frase “Fuggite sciocchi!” è stata preservata nella nuova traduzione).
Un’altra conferenza che abbiamo avuto il piacere di ascoltare qui è stata “Quei fantastici giochi di ruolo, gdr dedicati alla Terra di Mezzo”, con Roberto Arduini e Francesco Nepitello, uno dei più importanti creatori di giochi sul mondo di Tolkien a livello mondiale. Grazie a loro abbiamo potuto fare un excursus sulla storia dei giochi da tavolo e di ruolo dedicati a Tolkien, per parlare poi dei progetti di Nepitello, che è il creatore di L’unico Anello, gioco ambientato tra la morte di Smaug e l’inizio del Signore degli Anelli. Francesco ci ha raccontato come il progetto è nato e anche quali espansioni potremmo aspettarci nel futuro immediato e non (Moria non vi dice niente?).
Infine, abbiamo potuto ascoltare l’ospite internazionale Edouard Kloczko, assieme a Roberto Arduini e Elisa Sicuri (socia AIST nonché esperta in lingue elfiche), presentare la conferenza “Le lingue elfiche di Tolkien”, che ci ha dato un’infarinatura di Tolkien come scrittore e linguista, e di come abbia creato le lingue che rendono le sue opere così speciali. Il tutto condito dalla grande simpatia di Kloczko.
La Tana del Drago ha aperto i battenti per la prima volta, ed è stata davvero una bella esperienza. Al piano terra abbiamo trovato una fornitissima libreria-shop in cui i soci ci hanno fieramente raccontato della ricostruzione di questo stabile che il comune di Dozza ha lasciato all’Associazione in gestione. Il duro lavoro dei soci volontari è palpabile nell’edificio, e al piano superiore è presente la mostra “Lords for the Ring” con le opere e gli originali realizzati dai vari artisti per le tre edizioni dell’ormai celebre calendario dell’AIST.
Al piano interrato infine c’è una piccola sala adibita per la fiera a spazio conferenze, in cui abbiamo ascoltato la presentazione delle attività del centro studi per il prossimo anno con Andrea Monda (scrittore e saggista, socio dell’AIST) e Claudio Testi (vicepresidente dell’AIST). Ci hanno infatti parlato del bellissimo corso introduttivo al mondo di Tolkien e allo stesso scrittore che si terrà a Bologna il prossimo anno a partire da marzo, e di cui vi parleremo approfonditamente più avanti in un altro articolo.
Sempre qui abbiamo poi avuto l’onore di parlare con Lorenzo Gammarelli, socio AIST ma anche saggista e traduttore, che è stato incaricato dalla Bompiani di ritradurre le Lettere di Tolkien e che ci ha parlato del libro che ne è risultato e del suo approccio all’autore e all’ambizioso progetto.
Ma ovviamente, FantastikA non è stata solo stand di artisti, mercatini e conferenze! Ci sono stati infatti numerosi workshop che hanno spaziato da costruire un drago in argilla con l’artista Maria Distefano alle lingue elfiche sia con Sara Gianotto che è già stata con noi a Tivoli questo stesso anno che con il sopracitato Edouard Kloczko, un vero esperto internazionale sull’argomento.
Inoltre, non sono mancati gli eventi speciali quale il Compleanno di Bilbo Baggins, offertoci da La Quarta Era – Associazione di Rievocazione Tolkieniana con tanto di torta di compleanno e lettura di pezzi del capitolo del libro, davanti ad una vera porta hobbit, e lo spettacolo per il risveglio del drago il sabato sera.
In particolare, questo spettacolo è stato variopinto e davvero emozionante. Siamo stati infatti intrattenuti dai tamburi de l’Ordine della Torre del gruppo storico dei Tamburi di Brisighella, e dalle bravissime ragazze e donne di Danzarte con musica e danza, ma anche effetti scenografici fino addirittura al ruggito e alle fiamme del drago Fyrstan che, chiuso nella sua torre, si è risvegliato e si è fatto sentire da tutto il borgo.
Sappiamo benissimo che sono molte le cose che non abbiamo visto e di cui non abbiamo potuto parlarvi, ma come avete visto questa fiera è stata incredibilmente ricca di attività. Abbiamo aspettato il weekend del 22-23 settembre con grande emozione da quando siamo stati invitati dall’AIST a dare un’occhiata alla loro FantastikA, e ce ne siamo andati colmi di ancora più emozione. Questi due giorni sono stati un’esperienza da portare nel cuore. Ci hanno dato regali bellissimi (e stampe, un sacco di stampe!), spunti di riflessione, aneddoti e nuove conoscenze.
Non vediamo l’ora di sapere cosa avrà in serbo per noi la prossima edizione di FantastikA, che si svolgerà nel 2020, e non vediamo l’ora di poter di nuovo collaborare con la fantastica associazione culturale che è l’AIST.
Alla prossima, Dozza!