Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (Harry Potter and the Deathly Hallows – Part 2) uscì nelle sale italiane il 13 luglio 2011, due giorni prima rispetto alle sale americane. Il 6 luglio 2011 era stato presentato il film in anteprima alle Giornate Professionali del Cinema ed altre due proiezioni speciali si tennero il 5 e 6 novembre dello stesso anno per motivi di beneficenza. La premiére più importante si è ovviamente tenuta a Londra il 7 luglio, occasione nella quale J.K. Rowling ha sfoggiato uno straordinario bracciale con ben 40 diamanti incastonati, donatole dalla Warner Bros. La scrittrice era terrorizzata che il prezioso dono potesse andare perduto o esserle sottratto, così si recò alla proiezione con una piccola scorta. Come abbiamo detto nello scorso articolo, quando Parte 1 era stata completata al 80%, Parte 2 era già al suo 10% di svolgimento.
Il film racconta gli avvenimenti che seguono la morte di Dobby dopo il salvataggio a Villa Malfoy e l’arrivo dei “fuggitivi” a Villa Conchiglia da Bill e Fleur. La particolarità del film è che gli eventi raccontati riguardano, sostanzialmente, un’unica giornata, quella che va dalla visita alla Gringott e che si completa con la conclusione della Battaglia di Hogwarts all’alba del giorno successivo.
Per quanto riguarda la produzione, l’epilogo del film è stato in effetti l’ultima scena girata di tutta la saga. Era stato girato in precedenza un altro epilogo, ma gli attori, truccati da trentasettenni, risultavano troppo anziani e poco credibili, così il regista David Yates decise di rigirare nuovamente le scene presso i Leavesden Studios ed è quella che vediamo nel film. Poiché si trattava dell’ultimo film, molti degli attori tentarono di “sottrarre” qualche souvenir dal set, in particolare Rupert Grint dichiarò: «Non ho potuto tenere molti oggetti utilizzati sul set, sono molto severi per quanto riguarda queste cose. Ricordo che sul set di Harry Potter e la pietra filosofale c’era questo incredibile uovo d’oro di dragone, che si apriva…un pomeriggio l’ho infilato nella federa di un cuscino e me lo sono portato a casa. Qualche giorno dopo però, alla Warner si scatenò la caccia a chi aveva preso l’uovo di dragone. Così, senza dire niente, dovetti restituirlo». Alla fine della saga però, la produzione gli ha permesso di portare via qualcosa: «Mi hanno dato il deluminatore e il numero 4 che è sulla porta della casa dei Dursley». Il giovane attore dichiarò inoltre: «So che ricostruiranno i nostri camerini nel museo londinese di Harry Potter. È un’idea strana, ma mi piace. Ho passato più tempo in camerino che a casa mia e l’idea che non sarà smantellato mi piace molto». Per Emma Watson fu molto complesso girare questo film, poiché era impegnata anche con i suoi studi universitari presso la Brown University negli Stati Uniti. L’attrice si recava sul set solo quando la sua presenza era strettamente necessaria. Per venirle incontro, la produzione dovette ricorrere a diversi accorgimenti come, ad esempio, dotare le controfigure di una maschera plasmata sul viso di Emma per sostituirla al meglio. Una delle scene in cui era assolutamente necessaria la sua presenza è stata proprio quella del bacio eppure, quando si sono dovuti baciare davanti alla telecamera, Emma e Rupert hanno avuto un bel po’ di difficoltà: «Era come baciare mia sorella», disse Rupert, «Ridevamo come dei dodicenni», aggiunse Emma. A proposito di controfigure, una di quelle utilizzate per Daniel Radcliffe ebbe un incidente sul set durante una scena restando, purtroppo, paralizzato.
Per quanto riguarda la versione finale del film bisogna notare che tutte le edizioni Home Video contengono una decina di scene in più rispetto alla versione cinematografica, in particolare si vede una scena in cui Seamus Finnigan è impegnato ad installare qualche congegno magico sul ponte di legno assieme a Neville Paciock. La scena fu tagliata nella versione cinematografica probabilmente per la mancanza di post-produzione ed effetti speciali, ma nelle versioni home video si vede chiaramente lo sfondo verde alle spalle dei due attori. Un’altra piccola curiosità dal set riguarda l’abbigliamento di Harry durante la Battaglia di Hogwarts: è vestito con un tipico abbigliamento alla “Harry”, ma la particolarità consiste nel fatto che ha la stessa felpa indossata durante il Torneo Tremaghi, quella con la stella rossa e la scritta “Potter” sulla schiena.
L’ultimo giorno di riprese fu molto difficile per tutti gli attori che, a ragione, temevano di essere sopraffatti dalle emozioni, cosa che effettivamente accadde. L’unico a mantenere un certo aplomb tipicamente inglese fu Tom Felton, interprete di Draco Malfoy. Una volta conclusi i lavori, l’attore ha semplicemente salutato tutti ed è andato via prima che le emozioni prendessero il sopravvento su di lui.
Siamo giunti così alla fine di questa maratona potteriana assieme ad Universo Fantasy. Speriamo di avervi fatto una cosa gradita nel raccontarvi qualche piccola curiosità dal set per addentrarci ancora di più nel magico mondo di Hogwarts. Seguite con noi il film questa sera e commentate, commentate, commentate, sulle nostre pagine social.