Harry Potter e il Principe Mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince) è uscito nelle sale italiane il 15 luglio 2009, dopo due anteprime mondiali tenutesi sempre in Italia: la prima fu al Giffoni Film Festival, la seconda si tenne a l’Aquila come momento di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto. Due giorni dopo, il 17 luglio, la pellicola uscì anche nelle sale americane.
Il cast non vede grandi cambiamenti nelle sue fila se non per l’introduzione di un giovane attore per interpretare Tom Riddle adolescente. Come vi avevamo anticipato nel precedente articolo, la questione rimase in famiglia poiché fu scelto Hero Fiennes-Tiffin, nipote di Ralph Fiennes. Al cast si aggiunsero anche Jim Broadbent nei panni di Horace Lumacorno ed Helen McCrory, in quelli di Narcissa Malfoy. Alla McCrory fu inizialmente offerto il ruolo di Bellatrix Lestrange, ma l’attrice inglese dovette rifiutare a causa di una gravidanza ed il ruolo fu dunque assegnato ad Helena Boham-Carter. Il personaggio di Lavanda Brown è continuamente interpretato da attrici diverse: ne “La camera dei segreti” aveva il volto di Kathleen McAuley, in “Il prigioniero di Azkaban” quello di Jennifer L. Smith e ne “Il principe mezzosangue” è interpretata da Jessie Cave. Nel ruolo di Fenrir Greyback, il lupo mannaro, ci sarebbe dovuto essere Kevin McKidd, ma lui rifiutò sia perché impegnato con le riprese di Grey’s Anatomy, sia perché il ruolo non sarebbe stato gradito dai suoi figli.
Durante la produzione di questo film, la coraggiosa Maggie Smith insistette per portare a termine le riprese del suo personaggio, sebbene stesse combattendo la sua battaglia contro il cancro al seno, assolutamente vittoriosa. Purtroppo non ci furono soltanto belle notizie, infatti uno dei giovani attori scomparse poco dopo la fine delle riprese: Robert Knox, che interpretava Marcus Belby, morì, a soli 18 anni, accoltellato durante una rissa in un pub per difendere il fratello minore. Il film uscì a due mesi dal suo decesso.
Passando ad argomenti più leggeri, parliamo dei costumi. Come avrete sicuramente notato, gli abiti del professor Lumacorno, appaiono quasi eccessivamente “vecchi”, ma non logori come quelli di Remus Lupin. I costumisti li realizzarono con un semplice trucco, cioè versando sugli abiti una soluzione farinosa per un effetto maggiormente vintage.
Il film presenta diverse differenze rispetto al libro, a cominciare dall’inizio dove, per la seconda volta, non compaiono i Dursley, ma Silente va a prendere Harry alla stazione della metropolitana. La scelta fu parecchio criticata dai fan, che si aspettavano una maggiore attinenza col romanzo e che, sotto sotto, provano simpatia per gli zii di Harry.
Altra cosa che non fu apprezzata dai fan fu che nel film non compaiono le scene in cui Silente ricorda il passato di Voldemort. Furono tagliate per evitare di appesantire il film con troppi flashback come già per il passato di Riddle. In un passaggio si alludeva anche ad un amore di gioventù di Silente, un amore femminile, ma la Rowling avvertì subito il regista che il personaggio di Silente era omosessuale ed innamorato di Gellert Grindelwald, pertanto ciò non poteva essere inserito nel film.
La notizia dell’omosessualità di Silente venne poi diffusa durante la promozione del settimo libro. Sempre a proposito di Silente, all’inizio del film il Trio fa un’allusione alla possibile età del loro preside, sostenendo tra le risate che debba avere circa 150 anni, “anno più, anno meno”. In effetti, come ha fatto notare J. K. Rowling, Silente muore all’età di 115 anni.
Da un punto di vista tecnico, è molto interessante notare la fotografia del film. David Yates, il regista, voleva un’atmosfera che, da un punto di vista cromatico, si ispirasse alla gamma di colori usati dal pittore olandese Rembrandt, pertanto scelse come direttore della fotografica Bruno Delbonnel. All’inizio il film era troppo scuro, cosa che non piacque ai vertici della Warner Bros. Ai due fu chiesto di sistemare tutto. Yates e Delbonnel esitarono, ma alla fine attenuarono tutto il lavoro svolto e trovarono un compromesso. Alla fine il film si rivelò l’unico della saga ad essere candidato all’Oscar per la Fotografia.
Anche per questa settimana è tutto, ormai ci avviamo verso la conclusione. Intanto però, la settimana prossima saremo ancora qui per parlarvi di “Harry Potter e i doni della morte – Parte 1” e vi salutiamo con la consueta anticipazione: al momento in cui il Trio si introduce al ministero, Hermione prende i panni di una strega di cui avevamo in precedenza sentito solo la voce, vi ricordate chi e per quale motivo?
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