Illustrazine di copertina realizzata da Astral’art – Monica Di Maggio, acquerello.
L’universo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco ha un’enorme complessità che risulta chiarissima a chiunque sia mai andato a cercare informazioni al di fuori dei libri. Si sanno infatti moltissime cose sui mitici continenti di Westeros ed Essos, che sono certamente accennate nei libri della collana delle Cronache, ma che si trovano sviluppate in altre sedi, quali il meraviglioso libro “Il mondo del ghiaccio e del fuoco” edito in Italia da Mondadori e pubblicato nel 2014.
Nei libri molte volte viene citato un mitico periodo storico antecedente al momento in cui la storia canonica si sviluppò, ovvero l’Età degli Eroi, e di ciò vi parleremo in questo articolo.
L’età degli Eroi è un periodo storico che dura per diverse migliaia di anni a partire dal Patto tra i Primi Uomini e i Figli della Foresta (di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo, in cui queste due razze vivono in pace tra loro, imparando nuove tecniche e modificando il continente. Appartengono all’età degli eroi i famosi nomi di diversi fondatori di importanti casate come Brandon il Costruttore, fondatore della casa Stark nonché mitico creatore di Grande Inverno e della Barriera o Lann l’Astuto, fondatore della casa Lannister. Tutti questi famosi eroi vengono continuamente ricordati nei libri, e i nostri personaggi preferiti si ispirano a loro come a delle figure modello a cui aspirare di somigliare.
Ma questa mitica epoca di gloria e conquiste, di nascita e caduta di regni, ha un arresto durante quella che verrà sempre ricordata come la Lunga Notte. A tutti gli appassionati della saga, sia quelli che hanno letto i libri, sia quelli che hanno solamente guardato la serie televisiva, è chiaro come le stagioni nel mondo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco funzionino in modo molto diverso. In questo universo fantasy infatti, per un qualche motivo estate ed inverno si alternano durante qualche anno, e la durata è irregolare, tanto che possono esserci inverni o estati più o meno lunghe. Primavera ed autunno sono invece semplici momenti di transizione tra l’una e l’altra e hanno una durata molto più limitata. Perché vi sto dicendo tutto questo? Perché la Lunga Notte altro non è che un inverno durato un’intera generazione umana. Bambini sono nati e diventati vecchi senza mai vedere l’estate e, in tutto il Nord, il buio ha perdurato per decenni. Ma questo inverno ovviamente non ha avuto effetti solo al Nord, ma in tutto il continente di Westeros e addirittura in Essos. Pare che addirittura il grande fiume Rhonye, che scorre appunto in Essos, si sia ritirato e le sue acque si siano completamente congelate.
Secondo alcune leggende, che ovviamente noi sappiamo essere vere relativamente alla trama (ma che i personaggi pensavano fossero solo favole), con la Lunga Notte arrivarono gli estranei, in groppa a giganteschi ragni di ghiaccio e cavalli morti, guidando un esercito di cadaveri. E man mano che avanzavano, più cadaveri si univano alle loro fila, in quanto gli Estranei potevano riportare in una sorta di vita, spesa al loro servizio, tutti coloro che morivano durante quell’inverno.
Molte diverse teorie cercano di spiegare come la lunga notte sia finita, a seconda di dove questa leggenda viene raccontata. Nel Nord per esempio, di racconta dell’ultimo eroe, che riuscì a trovare i Figli della Foresta che si erano nascosti e a convincerli ad allearsi con i Guardiani della Notte. Con loro l’ultimo eroe combatté e vinse la Battaglia dell’Alba, che spezzò l’inverno senza fine e costrinse gli Estranei a tornare verso l’estremo nord, al di là della Barriera.
Secondo invece i racconti dei popoli che vivono vicino al fiume Rhoyne, la Lunga Notte terminò solo quando un eroe riuscì a convincere molti dei figli della Madre Rhoyne (ovvero le divinità minori quali il Re Granchio o il Vecchio del Fiume) a smettere di litigare e ad unirsi per elevare un canto segreto, che ha riportato l’estate.
Infine, nella mitica Asshai delle Ombre in seguito a questo lunghissimo inverno è nata una profezia, che tutti coloro che conosco il mondo creato da George R. R. Martin conoscono bene, ovvero la profezia di Azor Ahai. Secondo i seguaci del dio della luce R’holl infatti (come la sacerdotessa rossa Melisandre) un eroe chiamato appunto Azor Ahai combatté la tenebra dell’inverno brandendo una spada infuocata e riportando l’estate. Questo stesso eroe è creduto rinato durante le vicende dei libri e della serie tv, ma diverse sacerdotesse e sacerdoti rossi sembrano differire su chi debba essere questo mitico eroe, in quanto ci sono diversi candidati, quali Stannis Baratheon, Jon Snow, Daenerys Targaryen e Beric Dondarrion, ma per quanto ne sappiamo, l’eroe rinato potrebbe benissimo non essere nessuno di loro, con un colpo di scena tipico di Martin.
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