Angelo Montanini, classe ’51, illustratore editoriale nel genere Fantasy e storico italiano del mondo Tolkieniano, è docente di Anatomia dell’Immagine presso l’Istituto Europeo di Design Moda Lab di Milano e di Illustrazione all’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como.
Considerati i suoi ben ventidue anni di lavoro che lo legano al mondo del maestro, Angelo Montanini è sicuramente il più noto illustratore italiano delle opere di J.R.R. Tolkien e, in quest’ambito, ha realizzato anche diverse tavole per il “Gioco di carte del Signore degli Anelli”. Negli anni ’90, precisamente tra il ’96 ed il ’99, è stato sia Direttore Editoriale che Direttore Artistico presso Stratelibri, coordinando la scelta degli illustratori nonché le immagini e le copertine per la stessa casa editrice. In questi anni, ha realizzato moltissimi lavori per la nota casa produttrice di giochi. Nella sua lunga carriera artistica, ha lavorato come pioniere non solo con la Società Tolkieniana Italiana, ma ha anche intrattenuto numerosissime collaborazioni con case editrici quali Mondadori, Editrice Nord, Rusconi Libri e Longanesi.
Angelo Montanini è un’artista il cui talento ha incantato e fatto sognare tutti i fans del mondo Tolkieniano e non solo, tanto che, grazie alla sua brillante carriera sarà sempre considerato un maestro del genere fantasy, e proprio per questo è per noi un grande onore e una grande gioia poterlo intervistare per voi. Confrontarsi con un artista che ha alle sue spalle una così grande esperienza infatti, è sempre una grande occasione che ci permette di aprire una finestra su quello che è stato e quello che è attualmente il mondo del fantasy e dell’illustrazione fantasy italiana.
1. Come nostra consuetudine per conoscere meglio l’artista, le chiediamo: Chi è Angelo?
Un signore che insegna da anni materie relative al disegno e al colore e che, nei ritagli di tempo, realizza qualche sogno tramite matite e pennelli.
2. Ricorda ancora il suo primo lavoro commissionato?
Avevo sedici anni e disegnai le illustrazioni per un magazine di Brescia che si occupava di missioni in Africa, inoltre realizzai anche il manifesto dello spettacolo che la casa editrice organizzò per la raccolta fondi.
3. Nel suo lavoro è abituato ad affrontare diverse tecniche: qual è la sua preferita?
Ho lavorato per anni con l’aerografo che esprimeva benissimo le mie aspettative cromatiche. Ora utilizzo tutto, anche il digitale.
4. Lei è uno dei più grandi illustratori di J.R.R. Tolkien; come è nato il suo rapporto privilegiato con questo autore?
Ho sempre detto sinceramente che la mia conoscenza e lettura dei libri di Tolkien derivano da motivi professionali ma, una volta scoperto il valore delle sue opere, ho imparato ad apprezzarle e cercare di interpretarle al meglio, seguendo le sue dettagliate descrizioni di immagini e personaggi.
5. Lei è un docente dell’Istituto Europeo di Design Moda Lab e presso l’Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como, quale consiglio darebbe a chi oggi si affaccia al suo mestiere?
Essere curiosissimi e non fermarsi mai nella ricerca personale, evitando la ripetitività e la fredda copia dei maestri del passato e presente.
6. In un’intervista di 10 anni fa (2007), sosteneva che in Italia il fantasy era considerato un genere di serie B rispetto all’estero. In questi anni le sembra che ci sia stata un’evoluzione nella considerazione di questo genere?
Dieci anni fa termini come “Orgoglio Nerd” non esistevano e il termine Nerd aveva solo un senso dispregiativo: lo sfigato che si occupa di giochi di ruolo o Carte Magic. Ora, e Lucca Comics & Games è solo uno degli esempi, tutto è cambiato e gli sfigati forse sono gli altri. Certamente la sempre maggior presenza del mondo femminile ha contribuito a questo definitivo cambiamento.
7. Secondo lei, il fantasy può essere un’opportunità di lavoro concreta, nonché economicamente gratificante?
Molto difficile da dire; in Italia “vivere” solo con il lavoro di illustratore Fantasy è un privilegio di pochissimi. Questo però non deve ostacolare la scelta di intraprendere questo percorso, che prima di tutto deve essere dettato dalla passione.
8. Nella sua lunga carriera ha lavorato con diverse case editrici italiane e non per la realizzazione di sue opere, qual è l’esperienza più significativa della sua attuale carriera?
Sicuramente la collaborazione con la Iron Crown Enterprise e la realizzazione di quasi cento illustrazioni per il gioco di carte basato sul Signore degli Anelli nel 1996 è l’esperienza più importante e gratificante, ma la realizzazione di Calendari per la Società Tolkeniana Italiana ed ora per l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (A.I.S.T.) sono altrettanto importanti.
9. Considerando lo strepitoso lavoro che avete fatto ed il grande successo del crowdfunding, ci racconterebbe un episodio collegato alla partecipazione con gli altri artisti coinvolti nel progetto?
Piccoli segreti e gossip li conservo per la presentazione ufficiale, che avverrà a Lucca presso l’Auditorium della Banca del Monte, giovedì 2 novembre. Quello che posso anticipare è la difficoltà da parte di tutti noi ad interpretare correttamente il Silmarillion. Non avendo immagini da film come per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, la ricerca e la soluzione finale alcune volte non sono state semplici.
10. Quali sono state le illustrazioni che più l’hanno affascinata di queste prime due edizioni dei calendari “Lords for the Ring – I maestri del fantasy incontrano Tolkien” e “The Lords for the Ring – The Silmarillion”?
Essendo gratificato come ruolo di Art Director dei due progetti, non posso esprimere giudizi singoli. Mi sembra di poter affermare che, in entrambi i progetti, il livello qualitativo di tutti i colleghi sia sempre stato altissimo.
11. A Lucca Comics & Games sarà possibile acquistare il nuovo calendario. Avete già in mente il terzo?
Certamente, allo stand AIST – Eppela, presso il Padiglione Carducci, si potranno acquistare e far autografare i calendari da tutti gli artisti che hanno partecipato al progetto. Step by Step please…non abbiamo ancora presentato il secondo…comunque… [ride, NdR]
12. Come mai Edvige Faini è stata l’unica donna coinvolta in questo progetto? E secondo lei il fantasy in Italia ha una presenza più maschile che femminile, o questo squilibrio non si osserva?
Discorso importante che meriterebbe una risposta ben più esaustiva della mia: Edvige è una persona straordinaria e si è imposta non come donna ma come artista. Comunque vedo che sempre più ragazze si affacciano sul panorama nazionale e mondiale con grandissime doti tecniche ed espressive. Spero che sia un segnale duraturo e che si sviluppi sempre maggiormente.
13. Se potesse organizzare e gestire un evento interamente fantasy, quale tema specifico del genere affronterebbe?
Ultimamente mi attrae il mondo del Cosplay e in particolare il genere Steampunk.
14. Ci può rivelare a cosa sta lavorando in questo periodo?
A Lucca verrà annunciato ufficialmente un progetto Bonelli nel quale sono impegnato insieme ad altri Lords…ma per ora non posso spoilerare di più…