Insegniamo ai nostri bambini che i diavoli possono tentarci, ed è vero. Quel sussurro, quel suggerimento diabolico, è infatti una delle poche modalità conosciute attraverso le quali il mondo che non si vede interagisce con quello che vediamo. Quello che non si dice però è che a volte il velo che separa i due mondi si assottiglia e a volte si strappa.
Primo libro di una trilogia, “Caccia Mortale – Cronache dei due mondi” di Stefano Marguccio rispecchia l’Epic Fantasy classico ed è un viaggio irto di pericoli attraverso i due fantastici mondi creati dallo scrittore, i “Mondi Divisi”, in un susseguirsi di eventi da cui dipenderà il destino dei due protagonisti, Fang Qwa Jia e Delion di Rubra.
La trama, incentrata sulle vicende dei due giovani, ci offre una struttura narrativa complessa e al tempo stesso intrigante, grazie soprattutto all’alternarsi del punto di vista di personaggi diversi all’interno della narrazione, in modo forse simile ai libri de “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin.
Io sono occhio che guarda, sono foglia che galleggia sull’acqua, mentre il fiume la porta via. Io sono orecchio che ascolta: la mia vita è lo specchio del mondo.
Il primo cardine di questo racconto è Fang Qwa Jia. Di lei sappiamo che è giovanissima, ha infatti solo quattordici anni, ed è una sacerdotessa del segreto ordine del Cigno di Neve, la cui ammissione è avvenuta grazie agli enormi sacrifici compiuti dalla sua famiglia. In seguito ad un duro addestramento, Fang può adempiere a ciò che le viene richiesto in quanto sacerdotessa, cioè la trascrizione delle vicende dei Mondi Divisi. Queste le vengono rivelate attraverso un demone, personaggio subdolo e ingannatore, che per volere della Porta – entità che domina il paese in cui vive la nostra protagonista – è stato catturato dall’ordine del Cigno di Neve stesso. Nonostante la paura di ciò che potrebbe accadere se l’esito della sua missione fosse ritenuto negativo dalla Porta, Fang la affronta con una determinazione ed un senso del dovere straordinari per una ragazza della sua età, sebbene tutto ciò costi un notevole sacrificio fisico, ma soprattutto psicologico.
Evidentemente il pericolo risveglia in ognuno di noi risorse insospettate.
Il secondo protagonista è un giovane “senza-cognome”, Delion di Rubra, che vive nella tumultuosa terra di Arkandia. Delion viene considerato un ragazzo strambo: egli è figlio di un mercenario deceduto e, nel momento in cui inizia la storia, è impegnato come aiutante tuttofare nell’abazia di Rubra. La sua condizione di senza-cognome esclude sostanzialmente per lui ogni possibilità di un miglioramento, seppur minimo, della sua condizione sociale. L’essere senza un cognome, e quindi senza una famiglia, significano infatti per un abitante di Arkandia l’impossibilità di ottenere ruoli facoltosi e di spicco, e quindi di fatto la condanna a vivere ai margini della società, senza poter mai lasciare il segno. Questa oppressione, questa mancanza di prospettive, fanno sorgere in Delion pensieri di rivalsa che lo portano a compiere anche atti di ribellione. La sua terra, Arkandia, un tempo ricca e prosperosa, versa oggi in condizioni di profondo disagio e povertà, si trova sottomessa alla Corte delle Lacrime e il giovane, comprendendo che alla Corte importi molto poco della popolazione, sa che è suo dovere fare qualcosa. Il sogno del nostro protagonista è il ritorno di un Re forte e autoritario, che sollevi le sorti di Arkandia, un Re come quelli cantati nelle ballate, che regni sostenuto dai mitici Cavalieri della Signora, una compagnia di nove cavalieri misteriosi dalle straordinarie virtù. Purtroppo l’ordine si è misteriosamente dissolto a seguito della morte dell’ultimo Re, avvenuta per mano di uno degli scudieri dei cavalieri stessi, il cui nome, rimasto nella leggenda, è ormai associato al male.
La vita del giovane Delion cambia radicalmente quando viene incaricato dal priore dell’abbazia per la quale lavora di consegnare una strana reliquia ad un gruppo di monaci arrivati da lontano. Le peripezie che seguono dopo, le battaglie, la fuga da una losca figura che sembra voler impossessarsi a tutti i costi della reliquia, le ferite e la paura cambiano radicalmente il ragazzo, portandolo sulla strada di una crescita personale che lo trasformerà in un uomo.
Marguccio ci dà insomma lo spaccato di un mondo apparentemente ordinario, sull’orlo di un collasso politico e sociale, con tutte le carte in tavola per un’azione che modificherà lo status quo da parte di un giovane, Delion, che vuole con tutto il suo cuore cambiare le cose per la sua patria, anche se non sa bene come fare né se avrà la forza per farlo. Questi stessi avvenimenti vengono inoltre osservati con il fiato sospeso da Fang, che li vede e li trascrive grazie al demone dell’urna, sentendosi sempre di più connessa a questo strano ragazzo.
Ogni capitolo di questo brillante fantasy coinvolge il lettore attraverso la crescita e l’evoluzione degli stessi protagonisti, cosa che induce a porsi sempre più domande, restando con il fiato sospeso fino alla movimentata conclusione. Le vite dei due protagonisti nei Mondi Divisi, connesse in modo indivisibile dal destino mostrato alla giovane Fang dal demone, accompagneranno il lettore verso i confini sconosciuti l’uno per l’altra, in un susseguirsi di sorprese.
Una particolarità di questo notevole fantasy è la precisione del mondo immaginario inventato da Stefano Marguccio. Pagina dopo pagina si percepisce infatti come il lavoro e l’inventiva dell’autore non si siano fermati al tempo presente, i Mondi Divisi non esistono in un unico punto nel tempo, ma hanno una loro storia che siamo in grado di svelare passo dopo passo assieme ai protagonisti, grazie ai flashback e ai racconti di vari personaggi. Quest’ultimi ci permettono così di conoscere la storia dell’ormai estinto Ordine dei Cavalieri della Signora e dei miti a loro annessi.
Questo romanzo lascia stupiti e sorpresi per l’eccezionale scorrevolezza del testo, scandita dal susseguirsi di capitoli frenetici in cui la tensione è altissima e capitoli più quieti dove è possibile riflettere sugli avvenimenti appena letti. I personaggi sono ben caratterizzati, hanno un loro spessore e una grande originalità, che rende molto facile l’immedesimazione. Il finale aperto lascia il lettore sospeso tra gli avvenimenti, con tante domande e pochissime risposte, alla ricerca di un sequel che, speriamo, non si farà attendere troppo. Sicuramente, questo è un fantasy adatto a qualsiasi età che sarà in grado immergervi di in un mondo diverso, dove potrete vivere incredibili avventure dimenticando la quotidianità.
Per voi il booktrailer: