Blade Runner, pietra miliare del cinema ed icona del film di fantascienza, ispirata al romanzo di Philip K. Dick “Do Androids Dream of Electric Sheep?” (Ma gli androidi sognano pecore elettriche?), tornerà sul grande schermo ad ottobre 2017.
La notizia, come sempre quando si tratta di sequel di film/icona, ha inizialmente lasciato perplessi, per poi dare spazio ad una curiosità carica di entusiasmo.
La pellicola sarà diretta da Denis Villeneuve (già candidata a miglior regista 2017 per “Arrival”) ed è distribuita dalla Warner Bros.. Inoltre, secondo quanto riportato da DCP Distribution via Sony Russis, la nuova pellicola di Villeneuve avrà la durata di 2 ore e 43 minuti, ovvero 35 minuti in più rispetto alla pellicola del 1982, e risulta quindi evidente l’importanza che questa pellicola abbia per il genere fantascientifico, date le enormi risolse impiegate per la sua realizzazione.
Nel cast non poteva mancare Harrison Ford, poliziotto a caccia di androidi che nella “Director’s Cut” di Blade Runner, si lascia intendere essere anch’esso un replicante.
Blade Runner 2049, è questo il titolo del sequel, è ambientato in una apocalittica Los Angeles, trent’anni dopo quello diretto fa Ridley Scott.
Rick Deckard (Harrison Ford) ha fatto perdere le proprie tracce da tantissimi anni e l’agente K (Ryan Gosling) si mette alla sua ricerca per rivelargli un grande segreto. Nel frattempo forze nemiche tentano di impedirglielo perché non vogliono che Deckard sappia la verità.
Quale segreto vorrà condividere K con Deckard?
Il fatto che lo sceneggiatore sia Hampton Fancher, lo stesso del 1982, qui affiancato da Michael Green, lascia ben sperare, anche se gli appassionati, forse, conoscono già la risposta.
“Vedremo cose che noi umani non potremmo neanche immaginare?”, speriamo di si e che queste “non andranno perdute come lacrime nella pioggia”.